26 settembre - Siamo costretti ad intervenire
per l’ennesima volta denunciano i sindacalisti Calogero Coniglio Segretario
Regionale del Coordinamento Nazionale Infermieri della FSI e Vincenzo Messina
Segretario Territoriale della FSI Federazione Sindacati Indipendenti - il
disastro è sotto gli occhi di tutti. Personale
minacciato, maltrattato e malmenato, ore di attesa, carenze di infermieri, medici e
personale di supporto, reclami e litigi continui per i ritardi nelle visite, pazienti nei
corridoi, malcontento, paura e demoralizzazione tra il personale.
Ieri, notte particolarmente caotica e codici rossi al pronto
soccorso del Vittorio Emanuele di Catania. L’episodio si è
verificato attorno alle 22, un’ infermiera del pronto soccorso dell'ospedale Vittorio Emanuele di
Catania è stata aggredita da un paziente che era in attesa di essere visitato,
e al quale era stato assegnato un codice verde. Stanco di aspettare è andato
sulle furie ha cominciato a gridare, insultare e minacciare di morte le due infermiere
assegnate al triage.
Una di loro per paura tenta
di chiudere la porta d’ingresso, ma il paziente strattonandola con forza riesce
ad entrare, chiude violentemente la porta e all’infermiera rimane
incastrata la mano fratturandosi il quarto dito. Soccorsa dai suoi colleghi l’infermiera è stata giudicata guaribile con
una prognosi di 30 giorni.
L'aggressore, che ha
motivato il gesto con i lunghi tempi di attesa, è stato fermato dagli agenti
della polizia recatisi sul posto immediatamente chiamati con il pulsante collegato
direttamente alla Questura. L’uomo è stato identificato e denunciato.
Personale altamente qualificato, al quale non può e non deve essere attribuita nessuna colpa" –
dichiarano Calogero Coniglio Vincenzo Messina sindacalisti della FSI.
“A
pagarne le spese e subire i maggior carichi di lavoro fisici e psicologici, rischiando
aggressioni e denunce, purtroppo sono sempre gli stessi infermieri assegnati e
che ruotano nella postazione del triage – conclude Calogero Coniglio - abbiamo
inviato alla direzione una nota il 18 marzo 2015 per chiederne i motivi e per
far ruotare e distribuire equamente il carico di lavoro e di stress a tutti i 50
infermieri assegnati al pronto soccorso, la direzione con una nota del 21
maggio 2015 rispose di aver segnalato ai responsabili del pronto soccorso la grave
anomalia per la risoluzione del problema, ma nonostante i continui solleciti a
distanza di mesi nei turni nulla è cambiato”.

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